Durante l'inverno scorso ho recuperato Black Mirror, serie
televisiva made in UK, che narra come la tecnologia sia in continua evoluzione,
e come questa evoluzione dilagando influenzi l’umanità amplificando i difetti e
portando a conseguenze catastrofiche. Attendevo una terza stagione, ma invece di
questa è arrivato uno speciale di Natale. Meglio di niente..
Black Mirror è una serie antologica,
ergo narra in ogni episodio storie diverse con personaggi diversi, legati dalla
tematica che vi ho già accennato, diciamo come American Horror Story (solo che li si parla di un
prodotto pietoso e di intere stagioni antologiche), gli episodi sono tre a stagione della durata di sessanta
minuti (come Sherlock per esempio). Questo speciale, natalizio solo per
ambientazione, è più lungo e narra diverse storie intrecciate tra loro, il protagonista che tiene unito tutto ciò è lui:
John Hamm celebre per Mad Man |
Se so trattati bene!!
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Hamm interpreta Matthew, un tizio che sa il fatto suo e che
per passatempo notturno aiuta giovani imbranati a rimorchiare. Chi è la donna che lo sfigato di turno vuole rimorchiare?
Natalia Tena alias Osha di Game Of Thrones, che sarà una bruta, ma non è per niente male. |
Lo spezzone finisce (come ogni storia in Black Mirror)
tragicamente, e la tecnologia deviante ci mette il suo: le voci nel testa
frutto di strumenti avanzati si confondono con la patologia mentale, nello
specifico la donna pensa si tratti della stessa schizofrenia da cui lei stessa è
afflitta..
Nel secondo spezzone vediamo il lavoro effettivo i Matthew,
con protagonista lei:
Oona Chaplin, pronipote di Charlie, interprete di Talisa in
Game of Thrones, e di Greta in questo spezzone di Black Mirror:
Greta decide di far clonare la sua identità, e usarla per
personalizzare il computer che gestisce tutta la sua abitazione, Matthew si
occupa di rieducare la versione virtuale di Greta, e ci riesce
disumanizzandola.
L’interrogativo che ci pone questo spezzone è lo stesso che
abbiamo trovato nell'episodio Torna da me 02x01 di B.M. e anche nel celeberrimo film Lei: un’identità digitale, uguale in tutto e per tutto alla nostra, è reale o no? E’ un entità “umana” o no?
Queste due storie vengono narrate da Matthew, che si trova in
un una sorta di rifugio con Joe (Rafe Spall), l’ultima storia invece viene
narrata dallo stesso Joe, ed è autobiografica:
Joe tratta male sua moglie/fidanzata e viene “bannato”, per
intenderci una sorta di ordinanza restrittiva virtuale, Joe non può vedere la donna,
né può sentirla, al suo posto vede una sagoma:
La donna di Joe ha una figlia. Joe ogni anno a Natale si
nasconde vicino a casa di suo suocero e osserva la sagoma della figlia che
cresce (ciò avviene perché il blocco si estende anche ai figli). La moglie di Joe muore, il blocco
decade, Joe si reca da sua figlia, ma ha la triste sorpresa: sua figlia non è
sua figlia, è di etnia asiatica. Joe ha un’illuminazione: la sua donna lo tradiva con un
asiatico. Joe va su tutte le furie, uccide suo suocero e abbandona la bambina.
La clip finisce, Matthew si compiace del lavoro fatto, Joe
ha confessato, o meglio il clone virtuale di Joe ha confessato (stessa
tecnologia di Greta).
Joe viene condannato e Matthew discute il suo compenso con le autorità per la confessione ottenuta da Joe.
Matthew viene liberato, però anche lui viene bannato, ma a differenza di quello di Joe questo è un
blocco totale: nessuno può vederlo, e lui non può vedere
nessuno. Buon Natale!
Croce e delizia di Black Mirror è l'episodicità, che rende
le storie più simili a film, ma non ci fa affezionare ai personaggi come nelle serie TV. Vi dirò, forse meglio così visti gli epiloghi degli episodi. Alla fine dei conti è
andata a tutti male, ma noi abbiamo avuto modo di scartare un bel regalo, basato su una valida materia prima e impacchettato come si deve. I tre episodi si
ricongiungono e si collegano tra loro, e lasciano trasparire un'unica morale:
grandi poteri comportano grandi responsabilità (per dirla alla zio Ben di Peter
Parker), Icaro ha osato volare troppo in alto, giocare a fare Dio porta a tutto
ciò.. Sembrano frasi fatte, si, ma in realtà pur dando queste cose per scontate, siamo i primi ad abusare della tecnologia, ad essere intrisi di social network e di tecnologie
che più si va avanti e più ci sostituiscono: poco ci manca a bloccare la gente
dalla nostra vita, o ad avere un elettrodomestico universale che fa tutto per
noi.
Dopo questo episodio che rilancia Black Mirror (a me la
seconda stagione è piaciuta meno della prima) vi saluto e vi auguro buon 2015..
Future is coming!
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